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Giro tondo gira e va
chi s’offende pagherà.
Ascoltate miei signori
questa storia senza fiori
l’ho sentita l’altro giorno
con vin nero per contorno
ve la dico senza scorno
certo che vi piacerà.
Giro tondo gira e va
chi s’offende pagherà.
Una volta nel bruchese,
un sobborgo del francese,
nelle alpestri sue pendici
v’abitavan nove amici
né scontenti né felici
come ognun capir potrà.
Giro tondo gira e va
chi s’offende pagherà.
Eran nove e questo è il bello
non ve n’era alcun zitello
tutti avean moglie e figli
e gli stessi ostil perigli
affrontavan nei giacigli
della vile oscurità.
Giro tondo giro e va
chi s’offende pagherà.
Eran tutti già maturi
grinzi in viso e calli duri,
posti in fronte a dei destini
che li volle oltre i confini
però in fondo eran bambini
per buon cuore e per bontà.
Giro tondo giro e va
chi s’offende pagherà.
Una sera al tramontare
in un caldo focolare
si trovaron tutti in brio
per lodare il Bacco dio
per cercar un pò d’obblio
alla grezza realtà.
Giro tondo gira e va
chi s’offende pagherà.
Discutevan tutti quanti
calmi e cheti senza schianti
poi propposero di dire
il miglior d’ognun desire
per star ben fino a morire
per sognare in verità.
Giro tondo gira e va
chi s’offende pagherà.
S’alza a dire poetastro
che fa versi da impiastro
che s’annerva e fa man bassa
vetri e tazze sbatte e scassa...