-022-
-o-
D'un 'elce antico tra le spesse fronde,
al vespertino, quando il ciel s'indora
di fitti lumi e culla selva e flora,
un'usignolo canta...Pace infonde
il suo gorgheggio dolce: le profonde
vallate brune e mute trascolora
e le remote cime alpestri infiora
d'un vel che con l'azzurro si confonde...
Osanna al Ciel l'aedo e greve addita
al suo dominator il Vero, il Bello,
l'Amor ch'é tutta l'Alma della Vita!
E, mentre tace, l'eco un ritornello
riporta e, par che dica, l'assopita
Natura, in questo:" T'amo o mio fratello! "
Bortigali, 21/2/1955.- A. F.
Pubb. Bollettino "l’Amico dell’emigrato italiano" firmato A.Frau