-021-
-o-
Ad ogni genio tace: su le carte
appare all'uomo ancor qual greve mito;
gigante, sopra il colle inaridito,
solenne stà, sfidando il tempo e l'arte.
Dell'edera che il cinge ad una parte
l'amplesso debol sente; il canto insito
dei rivoli rimembra e il dolce rito
di chiare fonti intorno a lui disparte.
E par che vibri al sole vespertino,
anch'esso privo d'aure e di colori,
d'un palpito che scuote ogni cammino...
Dei greggi al pianto, al duol dei lor pastori
s'inchina il mito e prega: al suo destino
protervo, obliando gloria ed onori!!
Bortigali, 19/2/1955.- A. F.
Pubb. Bollettino "l’Amico dell’emigrato italiano"
Pubb. primo°volume "Poesia Italiana"”della collana
"ANTOLOGIA ITALIANA" (secondo volume).