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Inoltre, preoccupato per il buon funzionamento delle relazioni franco-italiane, aiutava e consigliava in particolare i minatori a sistemare i documenti amministrativi, due volte alla settimana al ritorno dalla miniera, come "corrispondente consolare" in un ufficio di Forbach. Come membro dell'associazione "LIEN" (Les Italiens Et Nous) dal 1957 era un membro rappresentativo, attivo nella co-organizzazione di diversi viaggi culturali a Trèves o a Sion, ad esempio, destinati agli emigrati italiani, così come di eventi musicali o festivi nel dipartimento.

Dotato anche di una grande fibra letteraria e poetica, compose decine di poesie e preghiere
per gli emigrati italiani, il suo seguito e la sua famiglia, alcune delle quali furono pubblicate
su riviste sarde o italiane. Affiche