«Per la seconda volta quest'anno, la colonia italiana di Bruch e i minatori dell'HBL hanno assistito all'incendio di due case. Verso le 2.30 di quella fatidica mattina, la brava gente fu allertata dal noto sparo e scoprì con orrore l'incendio. Una casa, chiamata baracca per il semplice motivo che era costruita in legno, era in fiamme. Era abitata da due famiglie di emigranti italiani che sono miracolosamente scampate alle fiamme. È stata anche una fortuna che le capanne vicine siano state risparmiate grazie all'intervento dei vigili del fuoco di Forbach.
La Missione Cattolica Italiana di Forbach ha aiutato le vittime.» Per completare questo capitolo sugli alloggi allestiti dalle compagnie minerarie, possiamo illustrarlo con un'iniziativa nata dalla collaborazione franco-italiana, riguardante un nuovo complesso abitativo per gli immigrati italiani, raccontata da Angelino nel 1959
«Fin dalle prime ore dell'alba, la piccola metropoli del carbone ha esposto le sue bandierine, come fa quasi sempre nelle occasioni speciali. Ma solo alle dieci il lungo corteo di veicoli al seguito del sottosegretario italiano agli Affari Esteri Carmine de Martino, scortato da numerosi poliziotti, si fermò davanti al municipio dove la banda municipale intonò gli inni nazionali. Il sindaco di Forbach, senatore Bouch, accompagnato da tutte le personalità della regione, ha offerto il vino d'onore prima di inaugurare in pompa magna il nuovo villaggio franco-italiano dei "Castors" di Forbach, situato nel quartiere Bellevue.»