Dalla metà degli anni Cinquanta, le province italiane meridionali hanno iniziato
a svolgere un ruolo importante nei flussi verso i dipartimenti francesi orientali.
Le industrie minerarie e di trasformazione occupavano il 2/3 degli italiani nel 1962.
L'analisi socio-professionale della comunità italiana in Lorena tra il 1946 e il 1960
dimostra quanto l'emigrazione italiana sia legata allo sviluppo industriale della regione.
Secondo René C-Bour, giornalista del Républicain Lorrain: "Gli emigranti, soprattutto
i lorenesi, molti dei quali pensano che la loro presenza non sia indispensabile, 'sono'.
I distretti siderurgici dei bacini di Metz-Thionville, Longwy e Briey erano i luoghi preferiti dalle popolazioni italiane per insediarsi. Ma nuovi luoghi di insediamento dovevano emergere con l'estrazione sempre più intensiva nelle Houillères de l'Est mosellan,
attorno a Forbach e Merlebach, grazie allo sviluppo della H.B.L.